Uil Scuola: sui concorsi ancora non ci siamo

L’incontro al Ministero del 26 ottobre con le Organizzazioni Sindacali sul concorso per titoli per la scuola dell’infanzia e primaria e della secondaria di I e II grado, nonchè  sul sostegno,  si è concluso, in pratica,  con un nulla di fatto.

“Per quanto riguarda il Decreto Sostegni bis – ha spiegato Paolo Pizzo di Uil Scuola – sono due le novità, introdotte, che riguardano i concorsi ordinari. Ovvero la possibilità di bandire,  con frequenza annuale, concorsi ordinari per il personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria per i posti comuni e di sostegno, con una procedura semplificata che prevede un’unica prova scritta a risposta multipla, una successiva prova orale e la valutazione dei titoli. E la riserva di posti, prevista per il 30 per cento per ciascuna regione, per coloro che hanno svolto un servizio di tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti”.

Ma per Uil Scuola, al di là delle novità,  resta la valutazione negativa sull’intero tema dei concorsi.

“Stiamo parlando – continua Pizzo – di un sistema ormai fallito, che ha bisogno di una rigenerazione con un nuovo sistema di reclutamento, che valorizzi l’esperienza e la formazione sotto la guida di un Tutor. Il sistema delineato dal decreto Sostegni bis che, a nostro parere, va superato con il  nuovo sistema di reclutamento, previsto nel piano di investimenti e riforme del PNRR,  sembra un gioco di società,  che qualcuno si ostina a chiamare merito, senza considerare che la vera attitudine alla professione di docente si verifica solo con la formazione”.

E sul tema  del precariato, Uil Scuola non ha dubbi:

“ Serve  un nuovo sistema di reclutamento che preveda la stabilizzazione, con concorsi per titoli e servizio, per tutti coloro che vantano un’esperienza lavorativa di almeno trentasei mesi con assunzioni a tempo indeterminato”.

Per i concorsi già banditi, infine Uil Scuola rivendica la riapertura dei termini di partecipazione o, quanto meno,  la possibilità di poter cambiare la regione in cui concorrere rispetto a quella precedentemente scelta.

Ricordiamo  che nel concorso STEM, il primo svolto con la nuova procedura semplificata, non è stato modificato l’Allegato A rispetto ai contenuti del programma di esame.

“Dal momento che è cambiata la procedura, con l’introduzione chiara di quesiti di lingua inglese e di informatica,  – per Uil Scuola –  si rende necessario integrare i programmi con delle indicazioni chiare e precise anche per queste due materie”.

Sulla riserva del 30% dei posti, destinata a coloro che hanno svolto un servizio di almeno tre anni scolastici negli ultimi dieci anni, l’amministrazione ha manifestato perplessità. Ma Uil Scuola chiede l’applicazione immediata perché dice:

“In caso contrario i docenti verrebbero oltremodo penalizzati”.