Il segretario generale Uil Scuola Pino Turi commenta le ipotesi fatte sul prolungamento dell’anno scolastico all’indomani dell’elezione del nuovo premier Mario Draghi. A scuola fino a fine giugno e agire al più presto sull’assunzione dei docenti in servizio già dal primo settembre. E’ quanto annunciato da Draghi ma per Turi l’importante è che il nuovo Governo sappia dare priorità alla Scuola.
E, nell’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola, Turi ribadisce quanto già annunciato qualche mese fa sul nostro sito.
“Alla Scuola italiana servono presidi sanitari e serve mettere in sicurezza tutto il personale scolastico, che è in prima linea sul fronte della scuola. Altrimenti si rischia di perdere anche il prossimo anno scolastico, e non è certamente allungando il calendario di 30 giorni che si risolvono i problemi”.
L’altra grande scommessa del nuovo Governo è quella di mettere fine al precariato scolastico. Proposito che trova l’adesione totale del segretario Uil Scuola.
“E’ quanto gridiamo da anni. Serve una fase di transizione per l’immissione in ruolo a settembre, con un concorso per titoli e servizio ed esame finale, degli attuali precari, fatti salvi, ovviamente, i diritti acquisiti da altri concorsi le cui graduatorie non sono state esaurite”.
Per quanto riguarda invece l’esame di Maturità Turi prevede un percorso analogo a quello dello scorso anno che ha funzionato bene. E infine lancia un appello al Ministro dell’Istruzione che per Turi “deve avere a cuore la libertà, la democrazia e la partecipazione, rilanciando la laicità della scuola, senza dimenticare gli ammodernamenti delle strutture edilizie”.
“ Intervenire sulla scuola – conclude Turi – significa fare cultura della sicurezza, della transizione al verde e di ogni altra condizione di modernità che presuppone una base culturale, che invece, purtroppo, si sta perdendo dietro modelli omologanti e ormai obsoleti”.