Scuola, Concorso di educazione motoria: Per la Uil così è inaccettabile

Si è tenuto ieri al Ministero l’incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca e il Ministero dell’Istruzione. In oggetto, l’informativa sul bando di concorso di educazione motoria alla primaria. Che Uil Scuola definisce: “Inaccettabile cosi com’è”. Per Uil Scuola ha partecipato Paolo Pizzo.

Secondo la bozza, come previsto dall’art.109 della Legge di Bilancio 2022, ci sarà la graduale introduzione dell’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria da parte di docenti forniti di titolo idoneo, dapprima nelle quinte, e poi, l’anno prossimo anche nelle quarte.

Per questo sarà indetto un nuovo concorso, su base regionale, per gli anni 2022 e 2023, per la copertura dei posti di insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, che si stimano vacanti e disponibili nell’anno scolastico successivo a quello in cui è previsto l’espletamento delle prove concorsuali.

È prevista una riserva di posti, pari al 30 per cento per ciascuna regione, in favore di coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, un servizio di almeno 3 anni, anche non continuativi, nelle scuole, o nei 10 anni precedenti, qualora il candidato abbia maturato un servizio di almeno un anno scolastico nell’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria. 

Il Ministero dovrà, entro il mese di febbraio, rilevare il personale cessato o che abbia chiesto di cessare a qualsiasi titolo, nonché quello in servizio a tempo indeterminato, per ciascun ordine e grado di istruzione, distintamente per regione e classe di concorso, tipologia di insegnamento, classe di laurea, posti comuni, posti di sostegno e posti di potenziamento.,

Ma per Uil Scuola : ” L’assunzione dei docenti di motoria avverrebbe senza modificare l’organico, mentre invece ne servirebbe uno aggiuntivo“.

” L’assenza di tale organico – sottolinea Uil Scuola – determinerà una riduzione dei posti comuni e di sostegno soprattutto nei primi anni di applicazione nonchè una riduzione del numero di classi sui territori.  Inoltre il docente che insegnerà alla scuola primaria (tra l’altro cosa decisamente più complessa rispetto alla secondaria) guadagnerà di meno rispetto all’omologo della scuola superiore”.

Insomma, chi supera il concorso otterrà l’abilitazione all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, che però dovrebbe restare nei canoni dell’abilitazione magistrale e non in quella specifica, che invece vale per l’attività pre-agonistica.

” Si tratta quindi – sottolinea Uil Scuola– dell’ennesimo concorsificio che alimenta il precariato. L’intera materia del reclutamento deve essere oggetto di revisione per tutti, così come indicato nel Pnrr. Bisogna ammettere direttamente coloro che hanno almeno i 3 anni di servizio attingendo dalle GPS di prima fascia
e agli aspiranti inclusi in seconda fascia. E, a regime, prevedere un concorso con test di ingresso a risposta chiusa e accesso al percorso di formazione in due anni, di cui l’ultimo valido come ulteriore prova”.

Cosa prevede la bozza

I Requisiti 

Potranno partecipare gli aspiranti in possesso di uno dei seguenti titoli: 

·         laurea magistrale LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative;

·         laurea magistrale classe LM-68 Scienze e tecniche dello sport; 

·         laurea magistrale nella classe di concorso LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie; 

·         titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 ottobre 2009, n. 233: laurea 53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie; 75/S Scienze e tecnica dello sport; 76/S Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative. 

Sono inoltre necessari i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche di cui al DM 616/2017. 

Le prove

Prova scritta 

Unica prova computer based.

È composta da cinquanta quesiti, così ripartiti:

·         quaranta quesiti a risposta multipla distinti per ciascuna classe di concorso, volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze del candidato;

·         cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

La durata della prova è pari a 100 minuti. Non si dà luogo alla previa pubblicazione dei quesiti. La commissione assegna alla prova scritta un punteggio massimo di 100 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono il punteggio complessivo di almeno 70 punti

Prova orale

La prova orale valuta la padronanza della disciplina, nonché la relativa capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti. La prova orale valuta altresì la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

Ha una durata massima complessiva di 30 minuti.

La commissione assegna alla prova orale un punteggio massimo complessivo di 100 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono il punteggio complessivo di almeno 70 punti.

Titoli

La valutazione complessiva dei titoli, identificati dall’Allegato B, non può eccedere i cinquanta punti