Cgil e Uil seguono lo sciopero del 10 dicembre della scuola e proclamano per il 16 una giornata di sciopero nazionale.
A fermarsi saranno tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati, per chiedere una inversione delle politiche del Governo che fino a questo momento hanno lasciato che a pagare fossero dipendenti e pensionati.
Come è noto Flc Cgil e Uil Scuola, insieme a Snals e Gilda, hanno già proclamato lo sciopero generale della scuola che ha fatto da apripista alla manifestazione più ampia dello sciopero generale del 16 dicembre.
Una protesta che, oltre ai problemi irrisolti della scuola porterà appunto alla luce la macro insufficienza dei provvedimenti sulle pensioni e sulla riforma del fisco.
Misure, come quella dell’assegno unico per carichi di famiglia, che ovviamente riguardano una gran parte del Paese, tra cui anche i lavoratori della scuola.
Interventi che andranno ad incidere in modo significativo sulle retribuzioni che, per la scuola, sono ancora in fase di adeguamento in vista del rinnovo contrattuale.
“Questo governo – osservano i Segretari generali di Flc Cgil, Francesco Sinopoli e Uil Scuola, Pino Turi – era nato per ridurre le disuguaglianze ma, di fatto, con questa manovra le allarga. Noi confermiamo l’adesso basta della scuola. La società civile si ribella e chiede di tornare all’equità e alla solidarietà: valori costituzionali che rivendichiamo come base delle politiche del governo e della maggioranza che lo sostiene”.
E’ necessario che si rimetta al centro del dibattito politico la condizione dei lavoratori lasciati alla mercé delle regole del mercato. E in questo contesto che la vertenza scuola si inserisce, con le proprie specificità e con quelle più ampie del mondo del lavoro, pronto ugualmente a scendere in piazza.