I contratti si sottoscrivono per migliorare le condizioni di vita e di lavoro del personale. In allegato la nostra scheda di dettaglio.
Questa ipotesi di contratto appena concluso non solo non le migliora, ma in molti casi le peggiora poiché si traduce in un indebolimento della scuola dell’autonomia e della Comunità educante.
È mancato il coraggio di fare scelte importanti e decisive per il futuro dei lavoratori della scuola statale del paese. Ci si è solo preoccupati di rimanere nel solco del percorso tracciato dalla legge, lasciando al contratto uno spazio del tutto marginale.
La parte normativa migliorata in pochissimi aspetti anche con il contributo a volte determinante della nostra organizzazione sindacale, non è bastata a compensare quanto di negativo sia stato introdotto nell’articolato che ha peggiorato notevolmente il testo contrattuale rispetto a quello precedente.
Nello specifico:
• la mobilità del personale per cui è chiaramente scritto che è trattata in subordine alla legge;
• la trasparenza nelle relazioni sindacali: non è più possibile associare i nominativi ai compensi ricevuti dal Fondo di Istituto;
• l’introduzione di un nuovo ordinamento per il personale ATA che di fatto estromette i funzionari/ex DSGA dalla comunità educante;
• responsabilità disciplinare: Per la seconda volta – era già avvenuto con il contratto 2016/18 – la materia viene rinviata.
• l’eliminazione, rispetto al precedente contratto, di tutta la parte relativa alle scuole italiane all’estero.
Rileviamo quindi una serie di questioni importanti che non hanno trovato spazio nel contratto e altre che sono state normate in peius con un vero e proprio arretramento in termini di
diritti per i lavoratori che dettaglieremo nella presenta scheda con dovizia di particolari. Ogni lavoratore sarà libero di fare le proprie valutazioni sulla scorta di quanto, con la
massima onestà intellettuale, porremo alla sua attenzione per spiegare le ragioni che ci hanno indotto con convinzione a non apporre la nostra firma.