Organico docenti per l’anno scolastico 2025/26: taglio di 5660 posti e 5909 classi con più di 28 alunni.

UIL: <<Denatalità come opportunità e non come penalizzazione>>.

La UIL ha evidenziato dati preoccupanti sulla denatalità, che non deve essere vista come una penalizzazione, ma come una opportunità.
Nel 2025/26, l’organico dei docenti (in base alla Legge di Bilancio approvata dal Ministero) si ridurrà di 5.660 unità.
E crescono anche i numeri dei pensionamenti (10.293 i docenti che hanno potuto accedere al pensionamento), non compensati da un consequenziale e rigoroso turn over.

Il Ministero ha comunicato che il numero complessivo dei pensionamenti sarà di 27.926, con una riduzione dei posti comuni, ma un incremento dei posti di sostegno (+1.866 posti).
Tuttavia, i posti di sostegno non controbilanciano i tagli ai posti comuni e non offrono stabilità al personale precario, soprattutto in riferimento al sostegno.

La UIL evidenzia, ancora una volta, sia la necessità di non effettuare tagli all’organico dei docenti (anche al fine di scongiurare la proliferazione delle “classi pollaio”) sia l’esigenza di stabilizzare il personale precario (per evitare un numero esorbitante di supplenti non garante di una continuità didattica), trasformando l’organico di fatto in organico di diritto.

Infine, la UIL ribadisce che il calo demografico deve essere l’occasione per un cambio di passo, una condizione favorevole per migliorare l’istruzione, per ridurre il numero di alunni per classe e per potenziare la didattica personalizzata.