Mobilità docenti: Uil Scuola non firma il Contratto

Lo scorso 27 gennaio è stato sottoscritto dal Ministero e da una sola sigla sindacale il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per quanto riguarda la mobilità del personale docente, educativo ed Ata per il triennio 2022-2025.

Un Contratto che Uil Scuola non ha firmato ritenendolo “Assolutamente inaccettabile”.

Questo perché non è ritenuto risolutivo né nel merito, in quanto non risolve il problema dei vincoli, né nel metodo perché non riconosce agilità sindacale.

In poche parole, il nuovo Contratto non risponde alle regole basilari di una contrattazione. Tra l’altro, a tutt’oggi, ancora non ci sono le date ufficiali per la presentazione delle domande.

Per Uil Scuola:

” “La trattativa è stata avviata ed è proseguita nel corso di una fase di forte conflitto con le Organizzazioni Sindacali di Comparto e Confederali, poi, sfociata negli scioperi del 10 e 16 dicembre. Non ha registrato il massimo della convergenza sindacale, quella che la legge assegna ai vari soggetti sindacali in termini di rappresentatività perché abbia effetti erga omnes. E non agisce su un piano di sostanziale parità con regole e strumenti che ne consentano di trovare l’equilibrio tra diritti e doveri, oggetto della regola contrattuale che è cogente per tutti”.

Insomma

“La trattativa si è conclusa con un Contratto peggiorativo rispetto a quello precedente”.

Uil Scuola ha sempre perseguito l’obiettivo, attraverso la contrattazione, di migliorare le
condizioni di tutti i lavoratori, mentre, in questo caso, quelli colpiti da un peggioramento sono più numerosi di coloro che riescono a trarne un vantaggio.

Rimane inoltre l’anomala estensione del vincolo triennale per tutti i docenti, già di ruolo, che presentano e ottengono una qualsiasi sede che abbiano richiesto.

” Noi riteniamo – fanno sapere da Uil Scuola –  che la negoziazione  debba continuare e per questo abbiamo già scritto al Ministro ricordandogli che il fronte sindacale si sta spaccando proprio nel momento in cui servirebbe forte unità. Per affrontare il superamento della pandemia, il nodo delle riforme legate al Pnrr e, appunto, il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro”.


Nella scheda allegata Uil Scuola illustra i casi di difficile interpretazione per  consentire, a chi ne ha interesse, di farsi un’idea precisa di quello che per la Uil è da definirsi: “Un non contratto”.