Sono poco meno di 200 le scuole in Italia con cui si ottiene un diploma superiore in 4 anni anziché in 5. Ad oggi la sperimentazione è stata avviata 144 licei e 48 istituti tecnici , ma dovrebbero diventare all’incirca un migliaio. E’ il cosiddetto Liceo breve, che consente di terminare il percorso scolastico in dodici anni, come accade già in diversi paesi europei.
In Europa, in alcuni paesi, come Francia e Spagna, il ciclo scolastico si conclude a 18 anni, in altri, come la Scandinavia, si conclude a 19.
Il ministro dell’Istruzione Bianchi sostiene che: “Diminuire la durata del liceo di un anno consentirebbe di accelerare i tempi di accesso all’Università e al mercato del lavoro”. E’ quanto scrive nel suo saggio “Nello specchio della Scuola”.
Ma il presidente Irase Nazionale Mariolina Ciarnella esprime le sue perplessità in merito.
“Dobbiamo essere molto attenti sulla quadriennalizzazione del Licei – spiega Ciarnella – . Nel Pnrr c’è un ambizioso progetto di trasformazione del percorso triennale delle Università, che francamente mi preoccupa molto. Perché si vuole annullare il più possibile la caratterizzazione dell’indirizzo scelto e questo potrebbe essere collegato al fatto che si vuole accorciare il percorso liceale”.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) si legge:
“In pratica – conclude Ciarnella – i primi tre anni di Università sarebbero una sorta di grande Liceo, dove recuperare gli elementi di cultura generale persi con la riforma delle scuole. Ma che senso ha, mi domando, togliere sapere e conoscenza alla scuola italiana se poi il vuoto va colmato, e al più più presto, all’inizio del percorso universitario ” .