Novità per i lavoratori cosiddetti “fragili”, docenti e personale ATA, che possiedono il riconoscimento di disabilità (L.104) o la certificazione che attesti il rischio derivante da immunodepressione o da malattie oncologiche o che stiano svolgendo terapie salvavita.
Tutti questi lavoratori potranno svolgere l’attività in modalità agile, ovvero attraverso lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.
Se ciò non potesse essere permesso, l’assenza dal servizio sarà equiparata al ricovero ospedaliero e i periodi di assenza non andranno conteggiati nelle assenze per malattia.
Ciò è quanto previsto dalla legge n. 133/2021, di conversione del decreto-legge n. 111/2021, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 1° ottobre, che proroga al 31 dicembre le tutele, solo per tali categorie di personale.
Ecco il testo
Per Uil Scuola però si tratta:
“Di una soluzione, di fatto a metà perchè rimane invariata la situazione per tutti gli altri lavoratori dichiarati fragili dal medico competente e che non rientrano nelle categorie specifiche indicate dal decreto, la cui eventuale malattia d’ufficio continuerà ad essere conteggiata nel periodo di malattia”.
Su questo punto è necessario trovare analoghe soluzioni anche per tutti i lavoratori che si trovano in condizioni di rischio derivanti da più patologie pregresse pur non rientrando nelle categorie precisate dalla legge.
Previsto per oggi un incontro del Sindacato proprio sul Protocollo per la sicurezza.
“Noi come Uil Scuola continueremo a rivendicare la salvaguardia del reddito e del posto di lavoro per i lavoratori in condizione di fragilità che non rientrano nelle categorie indicate dalla legge”.
Agli stessi è stata applicata la decurtazione stipendiale graduale prevista dal CCNL ed ora, per molti di loro, si prospetta il superamento del comporto.
“E’ necessario pertanto – conclude Uil Scuola – individuare con immediatezza ogni soluzione utile ad evitare le ingiuste penalizzazioni che questa parte del personale continua a subire”.