Ieri pomeriggio si è tenuta in videoconferenza una riunione tra le Organizzazioni Sindacali della Scuola e la Direzione Generale del Personale per discutere del Decreto Ministeriale per la procedura selettiva dei Direttori amministrativi delle scuole (Dsga).
Per i Sindacati l’aspetto più critico e inaccettabile è il fatto che nell’informativa ministeriale non viene la partecipazione degli assistenti amministrativi che non posseggono la laurea, nonostante abbiano svolto le funzioni di Dsga da almeno tre anni. La valorizzazione della professionalità acquisita sul campo deve essere per i Sindacati il principio ispiratore della norma e deve che ha previsto potersi realizzare riconoscendo la professionalità di coloro che da anni garantiscono la funzionalità amministrativa delle istituzioni.
“Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi – spiega il Segretario provinciale Uil Scuola Cremona Oreste Pegno –, che è a capo del personale ATA, è di fatto, dopo il Preside, la figura più importante per la scuola. I Dsga si occupano del bilancio della parte amministrativa e gestiscono tutto il personale ATA, dai segretari ai bidelli. Paradossalmente potremmo dire che la scuola può funzionare senza presidi ma non senza Dsga”.
Come già avvenuto per il concorso ordinario, anche per la procedura di progressione che sostanzialmente completa le misure di reclutamento sul profilo di Dsga per il triennio di riferimento, la partecipazione deve essere consentita alle medesime condizioni, ossia con il titolo di laurea ovvero il servizio di almeno tre anni nelle mansioni superiori.