Novità per la scuola. Nel Decreto per il superamento delle misure di emergenza contro la pandemia, pubblicato venerdì in Gazzetta Ufficiale, i docenti non vaccinati dal primo aprile rientreranno a lavoro ma non potranno insegnare. Garantito nuovamente lo stipendio.
L’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico – sia docente che amministrativo e tecnico – era stato introdotto il 15 dicembre scorso e rimarrà in vigore fino al 15 giugno, ma il rientro a scuola dall’1 aprile sarà permesso solo agli insegnanti non vaccinati, non al resto del personale scolastico.
Insomma, si placa il polverone alzatosi nei mesi scorsi conto gli inseganti no vax, il cui ingresso a scuola non sarà più impedito dai presidi.
Gli insegnanti potranno tornare sul posto di lavoro, e quindi ricevere lo stipendio, ma non stare a contatto con gli studenti perché, come specifica l’articolo 4 del decreto, «la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni». In altre parole, i presidi dovranno trovare nuove mansioni che non comportino un contatto tra gli studenti e gli insegnanti non vaccinati.
L’articolo 8 dello stesso decreto ha confermato che l’obbligo vaccinale per il personale scolastico rimarrà fino al 15 giugno per tutte le scuole statali, paritarie, di formazione professionale e anche nei cosiddetti centri di apprendimento per gli adulti.
E i controlli?
Resteranno invariati. Il personale scolastico dovrà dimostrare di aver ricevuto il ciclo completo di vaccinazioni e i lavoratori non in regola dovranno comunque esibire il certificato di esenzione o la prenotazione per un’eventuale vaccinazione.
Ricordiamo anche che: negli altri luoghi di lavoro dal 1 aprile basterà il Green Pass base, quello ottenuto anche con tampone negativo, da esibire ogni 48 ore. Mentre dal 1 maggio non occorrerà nemmeno più il Green Pass Base.
I dati
Secondo i dati diffusi dal Sole 24 Ore, che ha avuto accesso alla relazione tecnica del decreto fatta in vista dell’approvazione da parte della Ragioneria generale dello Stato, in tutta Italia al 23 marzo erano 3.812 gli insegnanti non vaccinati. Di questi, 2.677 di ruolo e 1.135 non di ruolo.
Considerate queste stime, piuttosto precise, il decreto ha stanziato 29 milioni per la sostituzione degli insegnanti non vaccinati fino alla fine dell’anno scolastico, cioè fino al 30 giugno. Anche se gli insegnanti potranno tornare a scuola, infatti, dovranno essere comunque sostituiti da un supplente fino alla fine
delle lezioni.