Sono queste le principali novità del Decreto sul Green Pass, approvato definitivamente al Senato con la fiducia, 189 i sì, e che, di fatto, proroga fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale.
Il Decreto stabilisce anche il prezzo dei tamponi, che sarà calmierato, sia per gli antigenici sia per i molecolari, fino a fine novembre e non fino al 30 settembre come stabilito in un primo momento.
Nelle farmacie convenzionate i temponi avranno un prezzo di 15 euro per gli adulti e 8 euro per bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni . A tal fine è autorizzata, per il 2021, la spesa di 45 milioni di euro favore del Commissario straordinario che provvede al trasferimento delle risorse alle regioni e alle province autonome sulla base dei dati disponibili sul sistema Tessera Sanitaria.
Altra novità riguarda l’accesso ai pronto soccorso dove il tampone sarà obbligatorio per le prestazioni di pronto soccorso, anche se muniti di Green Pass, fatta eccezione per i casi di oggettiva impossibilità dovuti all’urgenza.
Il certificato verde va esibito anche per accedere ai reparti ospedalieri e per le visite nei centri di diagnostica e nei poliambulatori specialistici.
Nel testo si chiarisce anche che i minori sono esentati dall’obbligo del Green Pass per partecipare a matrimoni e comunioni, così come per ristoranti, palestre, piscine al chiuso, musei, cinema e teatri, in quanto si tratta di persone escluse, per età, dalla campagna vaccinale. Resta l’obbligo del Green Pass invece per tutti gli altri.
Green Pass anche per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive, musei, mostre, piscine, palestre, sporti di squadra, centri benessere, fiere e convegni, congressi , centri termali , parchi tematici e di divertimento. Mas anche per cerimonie civili o religiose e concorsi pubblici
Resta l’obbligo nei ristoranti e nei bar al chiuso, fatta eccezione per la consumazione al bancone.
Il Green Pass da diritto anche ad accedere nelle strutture sanitarie Rsa, Rsd e hospice per i familiari munti appunto di Green Pass, specificando che deve essere consentito loro anche di prestare assistenza quotidiana qualora la persona ricoverata non sia autosufficiente.
Chi non dovesse rispettare le nuove norme, rischia una multa dai 400 ai 1000 euro, tenendo conto che la mancata presentazione della certificazione sarà considerata assenza ingiustificata dal lavoro e, dopo il quinto giorno, scatterà la sospensione senza stipendio.
Come funzionano i test salivari
Si tratta del test meno invasivo tra quelli in circolazione, l’antigenico è fai-da-te, mentre il molecolare va effettuato in laboratorio.
Il tampone raccoglie una piccola quantità di saliva e verifica in essa la presenza o meno delle proteine di superficie di SARS-CoV-2. Per avere il risultato di un test salivare rapido bisogna attendere una decina di minuti: la saliva va inserita nella provetta che viene venduta con la confezione in farmacia o anche al supermercato.
Alla quantità di saliva sufficiente raccolta si aggiunge un liquido reagente: il liquido va poi posizionato su un tester. I risultati arriveranno in una decina di minuti. la positività va confermata con un ulteriore esame.
Test salivari nelle scuole: il piano
Il monitoraggio attraverso la somministrazione di test salivari, previsto in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico 2021-2022, verrà avviato con un carattere di gradualità in relazione alla situazione organizzativa delle singole Regioni/PP.AA. Sarà a tutti gli effetti un’azione di sanità pubblica, non assumerà le caratteristiche di altre sorveglianze e non costituirà requisito di accesso/esclusione alle attività didattiche, in termini di adesione al progetto, mentre restano valide tutte le attività previste a seguito del riscontro di positività al test.
Sarà prioritariamente utilizzato il test molecolare su campione salivare. Quest’ultimo garantisce il vantaggio che la raccolta possa essere effettuata in modo autonomo in ambito familiare e il campione consegnato in punti di raccolta, minimizzando l’intervento di personale sanitario.
I test salivari verranno effettuati ogni 15 giorni con l’obiettivo di processare un totale di circa 109.000 RT-PCR mensili su scala azionale. Verrà stabilito un calendario di riferimento dove, a ogni sessione, verranno abbinate due settimane del calendario (es. sessione 1 dal 13 al 26 settembre, sessione 2 dal 27 settembre al 10 ottobre etc).
Successivamente, al fine di garantire maggior comfort familiare e rispettare le modalità di raccolta (digiuno, prima di lavare i denti, ecc.) si prediligerà la modalità di “auto-raccolta” al mattino appena svegli.
Tale fase seguirà un preventivo iter formativo per il conseguimento della necessaria confidenza con i dispositivi di raccolta (che potrebbe avvalersi, laddove disponibili, dei referenti scolastici, eventualmente coadiuvati da personale sanitario).
Tuttavia, le Regioni/PP.AA. che lo riterranno opportuno potranno non fare ricorso a questa fase di avviamento e iniziare le attività direttamente con l’auto-raccolta dei campioni di saliva da parte dei genitori.
I campioni raccolti saranno etichettati con le generalità del soggetto (nome, cognome, data di nascita), trasportati dal singolo alunno/familiare presso l’Istituto di frequenza e immessi in un apposito contenitore gestito da un referente scolastico, unitamente alla modulistica prevista dal laboratorio di riferimento.
Il monitoraggio si baserà su una adesione informata e volontaria da parte dei genitori/tutori e la sua accettazione non sarà in alcun modo vincolante sull’accesso alla scuola in presenza, così come raccomandato dal CTS.