“C’è un raggio di sole nella monotona narrazione della scuola di questi mesi: ed è la protesta gentile di ieri dei ragazzi e delle ragazze, che vogliono studiare e lo vogliono fare a scuola. Studenti che credono nella Scuola e che vivono la loro esperienza di cittadini di questo paese. Finalmente, entrano in campo per rivendicare il loro diritto al futuro, a testimonianza che che la scuola c’è ed è ancora viva”.
Con queste parole il segretario generale Uil Scuola Pino Turi commenta lo sciopero di ieri e la protesta degli studenti, uniti contro la Dad.
I ragazzi chiedono una scuola vera e chiedono di entrare a far parte del mondo degli adulti con un bagaglio di istruzione completa. “Questa nuova generazione – sottolinea Turi – deve avere risposte all’altezza della situazione. Non possiamo cavarcela con il consunto gioco del cerino di chi ha responsabilità. Servono risposte non opinioni di quanti vorrebbero a vario titolo rappresentarli”.
Per il segretario generale Uil Scuola questi ragazzi vanno ascoltati perché
“Come tutti i giovani di ogni epoca parlano di solidarietà, di amicizia, di valori ormai dimenticati dalla politica. In attesa delle decisioni del governo incoraggiamo questi ragazzi che ieri, uniti, sono scesi in piazza. A tutti loro va il nostro incoraggiamento ed io ci sono”.