Per milioni di studenti italiani si avvicina la prova della maturità e tra poche settimane dovranno consegnare gli elaborati scritti, da presentare al proprio insegnante di riferimento entro, e non oltre, il 31 maggio tramite posta elettronica.
Molti consigli di classe hanno già assegnato, nei giorni scorsi, i titoli degli elaborati e parecchi studenti sono già alle prese con lo svolgimento dell’elaborato tra mille dubbi e tante domande che riguardano la tipologia, le integrazioni da fare e le competenze individuali.
La Nota Ministeriale del 5 marzo 2021, pubblicata esattamente due giorni dopo l’Ordinanza sugli esami di Stato, puntualizza che
l’elaborato deve essere strutturato a partire dalle cosiddette discipline caratterizzanti, come scelte dagli allegati all’Ordinanza, eventualmente integrato, in una prospettiva multidisciplinare.
La tipologia è aperta coerente con le discipline coinvolte, e i consigli di classe hanno scelto se assegnare a ciascun candidato un argomento diverso, o se assegnare a tutti o a gruppi di candidati uno stesso argomento, che si presti a uno svolgimento fortemente personalizzato, in modo da salvaguardare l’originalità di ogni elaborato, elemento che rappresenterà un valore aggiunto.
L’elaborato non potrà essere una mappa concettuale né una sintesi di un argomento. Quanto alla forma invece non ci sono limitazioni: il testo potrà essere scritto o multimediale o più semplicemente essere una prova pratica, e questo per agevolare la specificità dei diversi indirizzi di studio, ma anche delle caratteristiche dello studente proprio per poterne valorizzare caratteristiche e attitudini.
Esso dovrà avere infatti alcuni requisiti essenziali, il primo dei quali è quello di essere un elaborato fortemente personale, che rispecchi e valorizzi il vissuto scolastico di ogni studente.