“A settembre la scuola ripartirà sempre più nel segno della precarietà. Una scuola su quattro sarà senza Direttore Amministrativo. E l’Amministrazione scolastica non è in grado di colmare i posti vacanti”.
Si chiude in bellezza l’anno scolastico con la denuncia di Uil Scuola sui 2mila posti in meno di Direttori Amministrativi.
Il prossimo anno scolastico si aprirà, infatti, con il 25 per cento dei posti di direttore amministrativo scoperti. A settembre, ne mancheranno mancheranno 2.120.
L’ultimo concorso specifico, bandito nel 2018, ha visto esaurite le relative graduatorie. Le procedure concorsuali in itinere (concorso ordinario) sono ancora molto lontane dall’essere concluse e, comunque, i tempi tecnici per emanare il bando andranno molto oltre il prossimo l’anno scolastico.
Ad oggi, il ministero continua a far ricorso alle figure professionali interne in posizione immediatamente inferiori (assistenti amministrativi). A loro viene riconosciuto un semplice indennizzo economico, senza che vengano ammessi a partecipare a procedure riservate.
La quasi totalità di questo personale (1.764) svolge tale funzione da più di tre anni.
Questo è uno dei casi in cui le regole della giurisprudenza europea, che limita la precarietà a 36 mesi, vengono sistematicamente ignorate.
Una situazione a dir poco imbarazzante, soprattutto nella previsione della realizzazione di tutte le misure previste dal PNRR che, sulla scuola, investe poco meno di venti miliardi di euro nei prossimi sei anni, senza che questa possa avvalersi di figure professionali stabili in grado di dare continuità all’azione amministrativa.
Ma uno scenario analogo si profila anche per i docenti: un insegnante su quattro avrà un contratto precario.