I docenti in quarantena faranno didattica a distanza. La decisione è stata presa da Anief e Cisl Scuola mentre la Uil Scuola ha preso una posizione nettamente contraria. Flc-Cgil, Gilda e Snals avrebbero deciso invece di consultare i propri organismi nazionali.
Insomma c’è grande confusione per la didattica a distanza che riguarda i docenti in quarantena. Nettamente contraria la Uil che sottolinea come: “ I docenti per i quali, nella didattica a distanza, si mantengono gli stessi identici orari della normale attività di insegnamento senza le pause previste per i lavoratori che svolgono lavoro al videoterminale. Il che pone enormi conseguenze anche sulla salute, senza considerare il fatto che l’utilizzo di numerose piattaforme informatiche li espone anche alla violazione della privacy”.
Il contratto
Scarica il testo
Il contratto prevede la possibilità della DDI o DAD nelle istituzioni scolastiche “qualora l’andamento epidemiologico dovesse configurare nuove situazioni emergenziali a livello nazionale o locale, con sospensione della modalità ordinaria della didattica in presenza”. Inoltre, nell’articolo 1, si legge che “la DDI sarà svolta anche dal docente in quarantena fiduciaria o in isolamento fiduciario, ma non in malattia certificata, esclusivamente per le proprie classi, ove poste anch’esse in quarantena fiduciaria”. Se le classi però svolgono attività in presenza, “il docente in quarantena o isolamento fiduciario, ma non in malattia certificata, svolgerà la DDI laddove sia possibile garantire la compresenza con altri docenti non impegnati nelle attività didattiche previste dai quadri orari ordinamentali”.
La dichiarazione del segretario provinciale Oreste Pegno
Nettamente contraria la UIL che afferma che non sono previste pause per chi lavora al Pc e inoltre i precari dovrebbero pagare di tasca propria. “Proprio così – sottolinea il segretario provinciale Uil Scuola Cremona Oreste Pegno -. Per i precari non si prevedono facilitazioni per i costi di connessione e l’acquisto di device. Inoltre, i dirigenti scolastici si vedono consegnare una gestione sempre più esplosiva, complicata da nuovi problemi e da nessuna soluzione”. C’è da aggiungere anche che: “I quarantenati, seppur non contagiati, vivono condizioni familiari e personali psicologicamente pesanti, che non vengono di fatto considerate, pertanto la Uil ritiene che essi debbano essere dispensati dalla DDI.