Il sottosegretario della Salute Andrea Costa ha annunciato ai microfoni di Radio 24 che è pronto il nuovo protocollo del governo, che riguarda la quarantena in classe in caso di positività al Covid 19.
La bozza, che era in cantiere dal 10 ottobre e che sarà resa a breve definitiva, dice che la didattica a distanza scatta solo dal terzo caso di positività in classe per i vaccinati, dal secondo per i non vaccinati.
“L’obiettivo – ha spiegato Costa – resta quello di mantenere la scuola in presenza limitando il più possibile la Dad”.
Che, di fatto, scatterà in caso di tre persone positive in una classe e non più dopo il singolo caso.
A disporre la quarantena, altra novità, non saranno più i dirigenti scolastici bensì le autorità sanitarie.
Solo nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/P.A. o Asl, il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi quindi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a sospendere temporaneamente le attività didattiche nella classe/sezione/gruppo e a trasmettere l’avvio delle misure previste dal presente protocollo, sia per i bambini e gli alunni sia per gli insegnanti che sono stati a contatto con un caso Covid-19 confermato (nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o all’esecuzione del test diagnostico se asintomatico), in attesa della formalizzazione da parte del DdP”.
Per ogni scuola, dovranno quindi essere indicati dei referenti che possano allertare il dirigente scolastico e far scattare, quindi, il contact tracing con i tamponi.
Nella nuova bozza del governo ci sono però le differnze che riguardano i diversi ordini di scuola.
Cosa succede negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia?
Nel caso di un alunno positivo, nelle scuole da 0 a 6 anni, la quarantena scatta per tutta la classe e durerà 10 giorni, alla fine della quale e prima di rientrare in classe i bambini dovranno effettuare test di controllo.
Anche gli insegnanti e gli operatori che hanno svolto lezione in quella classe dovranno essere sottoposti a quarantena che avrà la durata di soli 7 giorni se si è vaccinati, e di 10 se non lo si è.
Ma se a risultare positivo non è un alunno ma un insegnante cosa accade?
Anche in questo caso, gli alunni dovranno comunque restare in quarantena per dieci giorni mentre gli insegnanti, se vaccinati o negativizzati nei mesi precedenti, non dovranno essere sottoposi a quarantena ma solo ad un tampone, da ripetere poi dopo 4-5 giorni . Tuttavia, se insegnanti o operatori risultano essere non vaccinati o non hanno mai contratto il Covid, dovranno rispettare i 10 giorni di quarantena, al termine della quale eseguire un tampone, che dovrà chiaramente dare esito negativo, prima di rientrare in classe.
Gli altri docenti e operatori della stessa scuola non dovranno fare niente, purché siano state rispettate le norme anti contagio.
Scuole Primarie
Qui cambiano le regole. In caso di positività di uno studente nelle scuole primarie o secondarie, gli alunni della classe saranno sottoposti a tampone, se negativi possono rimanere in classe e dovranno ripetere il test dopo 4 -5 giorni.
Se i tamponi effettuati rilevano altre positività, gli alunni vaccinati o negativizzati nei sei mesi precedenti non osserveranno la quarantena ma dovranno eseguire il tampone, gli altri, non vaccinati, dovranno stare in quarantena.
Ma se in una classe i positivi sono tre, allora la quarantena scatta per tutta la classe.
E gli insegnanti?
I docenti che hanno svolto attività nella stessa classe del positivo, e sono vaccinati, sono sottoposti a tampone, possono rientrare a scuola subito se negativi; se non vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi, andranno in quarantena. Per i primi il tampone si ripete dopo 4-5 giorni, per gli altri dopo dieci.
Gli altri operatori scolastici, che hanno svolto attività nella classe del positivo, vengono semplicemente tenuti sotto controllo con un tampone, da ripetere dopo 4-5 giorni. Mentre le altre classi non sono interessate alla procedura.
Cosa prevede invece la procedura se a risultare positivo è un docente o un operatore scolastico alle scuole elementari, medie o superiori?
In questo caso, gli alunni dovranno essere sottoposti a tampone, e potranno restare in classe se negativi, ripetendolo dopo 4-5 giorni. Se dovesse emergere un altro positivo, si attua la differenziazione tra vaccinati e non ( i vaccinati potranno rimanere monitorati, i non vaccinati dovranno andare in quarantena).
Uil Scuola Cremona pubblicherà una scheda dettagliata non appena verrà emanato il provvedimento definitivo.