Cosa deve fare il docente se rientra a scuola dopo il 30 Aprile

Il rientro del docente titolare dopo il 30 aprile è disciplinato dall’articolo 37 del CCNL/2007, che rimane invariato anche con l’introduzione del CCNL 2019/21. Questo articolo garantisce la continuità didattica del supplente in servizio nel caso di rientro del titolare dopo il 30 aprile e di sua assenza per almeno 150 giorni prima del rientro, ridotti a 90 per le classi terminali.

Calcolo dei Giorni di Assenza

Il calcolo dei giorni di assenza non si basa sulla data del 30 aprile, ma sulla data di termine dell’assenza del titolare, che deve avvenire dopo il 30 aprile. Ad esempio, se il rientro del titolare è previsto per il 15 maggio, si contano 150 giorni (o 90 per le classi terminali) a ritroso da tale data. È importante notare che anche un solo giorno di effettivo rientro del titolare prima del 30 aprile interrompe la supplenza.

Considerazione dei Giorni di Sospensione delle Lezioni

I periodi di sospensione delle lezioni, come durante le vacanze di Natale e Pasqua, devono essere inclusi nei 90/150 giorni di assenza del titolare, anche se quest’ultimo non è formalmente assente durante tali periodi. Questo è fatto per garantire la continuità didattica degli studenti.

Rientro del Docente in Determinate Classi

Dopo il 30 aprile, il titolare può rientrare in servizio anche solo in alcune classi. Ad esempio, se il docente titolare insegna in più classi e ha avuto un’assenza prolungata solo in una di esse, il supplente può continuare a insegnare nella classe con assenza prolungata, mentre il titolare riprenderà effettivamente servizio nelle altre classi.

Rientro del Docente nella Scuola dell’Infanzia

Anche nella scuola dell’infanzia, il docente titolare segue le stesse regole di assenza e rientro previste per gli altri ordini di scuola. Quindi, sia i 90 che i 150 giorni di assenza valgono anche per i docenti della scuola dell’infanzia, e il supplente deve essere mantenuto in servizio fino al termine delle attività didattiche, solitamente il 30 giugno.

Queste regole sono fondamentali per garantire la continuità dell’insegnamento e il regolare svolgimento delle attività scolastiche.