” E’ già successo: quasi 2 miliardi di euro destinati alla scuola scostati dai fondi del PNRR. E si prosegue: 300 milioni del budget a disposizione per il rinnovo del contratto di lavoro del personale della scuola, altri 28 milioni dal fondo di istituto vengono destinati ad altro. Misure che non tengono conto delle priorità della scuola”.
Questa la denuncia di Uil Scuola che fa notare che mentre con la Nadef si cera di tutelare i bilanci delle famiglie, nella scuola invece si prelevano si prelevano risorse dai fondi per la valorizzazione professionale, per misure destinate a pochi:
30 milioni per premiare quanti permangono nella scuola per almeno 5 anni per realizzare la continuità didattica che secondo le nostre proiezioni riguarderà meno del 3% dei docenti;
28 milioni per pagare i docenti che surrogano i dirigenti scolastici mancanti nelle scuole affidate in reggenza e per la lotta al Covid;
270 milioni per rimpinguare il fondo di istituto finalizzato alla valorizzazione del personale.
” E il personale che ci lavora: che lavora con un contratto scaduto e un negoziato che, proprio a causa dell’esiguità delle risorse disponibili, non si riesce a chiudere – commenta il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – .
La scuola è l’unico dei comparti pubblici a non aver concluso la trattativa, iniziata a maggio e ancora alle battute sui temi dei profili professionali. Stiamo discutendo di sanzioni, di compiti, di obiettivi, ma di risorse da mettere sul tavolo, niente”.
L’impegno di Uil Scuola è rivolto concretamente a individuare ogni strada possibile per portare gli aumenti , quelli a tre cifre annunciati a maggio, nei cedolini del personale.