Il governo ha deciso: ieri sera dopo una lunga discussione se introdurre o meno l’obbligo vaccinale a tutta la popolazione, il Consiglio dei Ministri ha introdotto l’obbligatorietà per tutti coloro che hanno almeno 50 anni di età.
Il Pd avrebbe voluto estenderlo a tutti mentre la Lega voleva imporlo ai cittadini con più di 60anni di età, alla fine si è deciso di procedere con gli over 50.
Non si sa ancora, però, quando entrerà in vigore l’obbligo e come saranno effettuati i controlli e ancora quali saranno le sanzioni per chi non vorrà vaccinarsi, una delle ipotesi ventilate è una multa pari a 1500 euro. Di sicuro, a partire dal 15 febbraio, ai lavoratori che hanno più di 50 anni di età, verrà chiesto il Green Pass “rafforzato” che si ottiene se si è completamente vaccinati o se si è guariti dal Covid.
Per tutti gli altri lavoratori resta l’obbligo di esibire il Green Pass “base”, che si può ottenere anche con un tampone negativo fatto nelle precedenti 48 ore. Il governo ha anche deciso che l’obbligo vaccinale sarà esteso al personale universitario, senza limiti di età, equiparandolo al resto del personale scolastico per cui già vige l’obbligo.
A partire da Febbraio il Green Pass servirà anche per accedere ai servizi alla persona come parrucchieri, uffici pubblici, poste e banche, e per le attività commerciali, tranne quelle «necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona». Ma basterà il Green Pass base .
E cosa cambia per la scuola ?
L’apertura delle scuole resta confermata il 10 gennaio il ministro Bianchi ha parlato a margine del Consiglio dei Ministri di: “ Scuola in presenza ma in sicurezza”.
Dunque scongiurata la Dad almeno per il momento ma sono state fissate nuove regole per limitare i contagi da coronavirus nelle scuole.
La Dad scatterà al primo caso di contagio nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido, e durerà per tutti 10 giorni. Come di fatto accadeva già .
Per le scuole elementari se c’è un solo contagiato in classe tutti gli studenti devono fare subito un test antigenico rapido o molecolare e ripeterlo dopo cinque giorni, ma non viene interrotta la didattica in presenza. Ma se i contagiati sono 2 o più allora si passa in Dad per 10 giorni.
Regole differenti invece per le scuole medie e superiori, dove la gran parte degli studenti è vaccinata.
Per un caso di positività nella classe si applica l’autosorveglianza e la didattica resta in presenza e c’è l’obbligo di indossare le mascherine FFP2.
Se invece i contagiati sono due ci sono differenze tra chi è vaccinato e chi no.
Se non si è concluso il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni /4 mesi (cioè per chi non ha ricevuto una dose del vaccino di Johnson & Johnson o due dosi di tutti gli altri vaccini) o non si è guariti dal Covid 19 da meno di 120 giorni, si applica la didattica a distanza per dieci giorni. A tutti gli altri invece si applica l’autosorveglianza e l’obbligo di mascherine FFP2.
Ma dal terzo caso di contagio in poi, scatta la Dad per tutti per almeno 10 giorni.
Cos’è l’autosorveglianza.
Anche in questo caso va fatta una distinzione tra vaccinati e non. Se si è vaccinati con richiamo o si è ricevuta la seconda dose da meno di 120 giorni ( 4 mesi) , se si è asintomatici si deve applicare una forma di autosorveglianza di 5 giorni dal momento dell’ultimo contatto con la persona positiva. In questi 5 giorni si ha l’obbligo di monitorare le proprie condizioni di salute e di indossare le mascherine FFP2. Se non si manifestano sintomi riconducibili al Covid-19, l’autosorveglianza termina dopo 5 giorni senza il bisogno di fare tamponi molecolari o test antigenici, ma per altri cinque giorni si è comunque obbligati a indossare le mascherine FFP2.
Se invece si è sintomatici e nei 5 giorni di autosorveglianza compaiono sintomi, si deve fare un test antigenico rapido o un tampone molecolare. Se il risultato è negativo ma i sintomi persistono si deve fare un altro test al quinto giorno dal contatto, e ottenere risultato negativo per terminare l’autosorveglianza.
Se invece non si è vaccinati o non si è completato ancora il ciclo vaccinale non si parla più di autosorveglianza ma di quarantena che dura dieci giorni dall’ultimo contatto a rischio. Dopo si deve fare un test antigenico o molecolare, e se è negativo termina la quarantena. In alternativa la quarantena può finire dopo 14 giorni anche senza tampone, a patto di non avere avuto sintomi.