E’ stato sospeso il decreto per individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti ed è scontro tra Sindacati e l’Amministrazione.
E’ quanto è emerso dall’incontro di ieri al Ministero: Per Uil Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Pasquale Raimondo. L’Amministrazione è stata rappresentata dal Capo Dipartimento, Jacopo Greco e dai Direttori Generali per le Risorse Umane e Finanziarie, Antonella Tozza e del Personale, Filippo Serra.
Nello specifico, la proposta illustrata dall’Amministrazione si sostanzia nel prelevare il 10% (30 mln di €) dal finanziamento complessivo disposto dal Legislatore per la “valorizzazione del personale docente” (300 mln di €), prevedendo delle premialità per i docenti che non si trasferiscono, volontariamente, dalla sede di titolarità e garantendo il servizio continuativo, per coloro che insegnano in scuole caratterizzate da alti indici di dispersione scolastica.
Ma per Uil Scuola si tratta:
” Di un’iniziativa illegittima poiché si parla di risorse che sono già oggetto della trattativa in corso con Aran per il rinnovo del Contratto, scaduto il 31 dicembre 2022”.
Nello specifico parliamo di una dotazioni finanziarie di 300 mln di €, prevista dall’art.1 – comma 327, dalla Legge di Bilancio 2022, che il Legislatore ha destinato al finanziamento di funzioni specifiche (valorizzazione) per il personale docente, sia pure con vincolo di destinazione.
Ma per la Uil :
” Questa è un’autentica incursione da parte del Legislatore poiché ha assegnato risorse finanziarie vincolandole ad un uso specifico, violando la libertà di azione da parte sia dei Sindacati sia di Aran . Insomma una pericolosa complicazione l’iniziativa al Ministero che andava scongiurata subito”.
Uil Scuola ha poi rivendicato il ruolo negoziale delle Organizzazioni Sindacali con il rischio concreto di confliggere con ala negoziazione già difficile del Contratto collettivo, scaduto da oltre tre anni e mezzo, che attualmente è in pieno svolgimento all’Aran.
Insomma si finirebbe col sottrarre risorse finanziarie a quelle, già scarse, che sono a disposizione. Del resto utilizzare risorse per decreto e comandarne l’utilizzo in sede negoziale, avrebbe comportato un groviglio normativo di difficile soluzione, ben sapendo che i contratti decentrati non possono avere norme in contrasto con il CCNL.
L’Amministrazione, recependo le rilevanti perplessità evidenziate, ha immediatamente sospeso l’iter procedurale che aveva avviato. Una sospensione che ha trovato l’appoggio di Uil Scuola.
Si attendono ulteriori approfondimenti che saranno condotti con Aran, Funzione Pubblica e Igop.