Partita la raccolta firme promossa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e le organizzazioni sindacali della scuola Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, contrari alla regionalizzazione dell’istruzione.
Si tratta della modifica degli art. 116 e 117 della Costituzione.
” L’autonomia differenziata non riguarda soltanto la scuola, ma questa è uno degli obiettivi particolari di chi vuole la regionalizzazione – ha spiegato il presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Massimo Villone – per tre motivi: identitario, di risorse e di gestione politica.
Quest’ultimo punto è il più importante. La scuola entra nelle famiglie, e quindi si avrebbe a disposizione un’armata per la formazione della gestione del consenso. Se questi lavoratori sono governati da un assessore regionale e non dal ministero, significa molto in termini di gestione politica”.
“C’è la forte necessità di rafforzare il sistema dell’istruzione, di renderlo omogeneo su tutto il territorio nazionale”, ha spiegato il segretario generale Uil scuola Rua, Giuseppe D’Aprile.