Cosa succede quando un docente neo assunto deve compiere il primo anno di prova e in quali casi è tenuto a ripeterlo?
Proviamo a fare chiarezza. Come molti docenti già sanno, i neoassunti, o coloro che hanno ottenuto il passaggio a ruolo per l’anno scolastico 2020/2021, devono svolgere un anno di formazione e di prova, ma non tutti sono tenuti a ripeterlo.
Ricordiamo che per i neoassunti il percorso di formazione prevede all’incirca 50 ore di formazione, tra incontri, ore di laboratorio e formazione sulla piattaforma Indire, prima di essere valutati da un comitato finale. Ma anche questa valutazione è subordinata allo svolgimento di 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 di effettiva attività didattica. Senza questi giorni di servizio, infatti, i docenti non possono essere ammessi al colloquio. Se il docente poi non supera l’anno di prova potrà ripeterlo una sola volta.
Ci sono poi docenti che non devono svolgere l’anno di prova, ed esattamente: coloro che hanno già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso Fit, coloro che hanno ottenuto il ruolo avendo già svolto l’anno di prova , coloro che sono stati ammessi a ruolo con riserva ma che hanno già effettuato l’anno di prova e coloro che hanno ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa.
In poche parole, l’anno di prova non va ripetuto nel medesimo grado di istruzione, ma va svolto una sola volta.
Pertanto, risultano esonerati dall’anno di prova i docenti che : hanno ottenuto una nuova immissione in ruolo ma con lo stesso grado di istruzione, i docenti che ottengono il passaggio di ruolo in un grado di istruzione, relativamente al quale avevano già superato l’anno di prova. I docenti assunti con riserva ma che hanno già superato il periodo di prova e i docenti trasferiti d a posto comune a sostegno nello stesso grado di istruzione.
E’ stata emanata, in data 4 ottobre, la nota del Ministero relativa al periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per quelli che hanno ottenuto il passaggio di ruolo.
Sono state confermate le 50 ore complessive ripartite in: 6 ore complessive di incontri propedeutici, 12 ore di laboratori/visite a scuole innovative, altre 12 ore per il Peer to Peer e 20 ore di formazione on line.
Le ore di formazione verteranno, tra l’altro, su iniziative e provvedimenti legati alla gestione delle istituzioni scolastiche in fase di emergenza pandemica ma anche didattica digitale e inclusione sociale. Inoltre sarà spiegato come motivare gli studenti ad apprendere oltre all’ insegnamento dell’educazione civica e dell’educazione sostenibile con particolare riferimento al Piano “Rigenerazione Scuola” presentato nel corso del 2020-2021.
Tornano poi le visite alle scuole innovative per un massimo di 3000 docenti suddivisi per numero e regioni italiane: sono 406 quelli previsti in Lombardia.
Per quanto riguarda le ore di attività Peer to Peer e tutoraggio restano confermate le 12 ore. Ad ogni docente in periodo di prova viene affiancato un tutor di riferimento. Il rapporto non potrà superare la quota di tre docenti affidati al medesimo tutor.
Sono i dirigenti scolastici a individuare i tutor.
Entro il mese di ottobre infine avverrò l’apertura dell’ambiente on line predisposto dalla Piattaforma Indire.