“A distanza di 6 giorni dall’inizio dell’anno scolastico appare irresponsabile tornare indietro sugli accordi assunti. E’ con responsabilità politica che la Uil scuola conferma la propria firma al protocollo. Non ritireremo la firma, anzi chiediamo che il protocollo sia rispettato. Però, per protesta, ritiriamo la delegazione, finché non ci sarà un chiarimento con il ministero dell’Istruzione”.
Con queste parole il Segretario generale della Uil Scuola Pino Turi conferma la posizione della Uil in merito al ritorno a scuola. E’ quanto emerge dalla riunione nazionale del Sindacato della scuola, che si è tenuta oggi 25 agosto.
“A scuola con il Green pass o con il tampone, questo dice il protocollo – sottolinea Turi – e il tampone è a carico del datore di lavoro. Questo abbiamo firmato. Ed è quanto sosterremo”.
Nonostante il decreto firmato lo scorso 6 agosto, che prevede il green pass per l’accesso ai locali, restano dubbi e preoccupazioni e le scuole sono nel caos.
Cosa accadrà a chi è stato vaccinato con Sputnik, e ancora chi è prenotato per settembre cosa deve fare, può recarsi a scuola il 1? Chi deve sanificare le scuole?
Sono questi alcuni dei dubbi sollevati da Uil Scuola
Alle nostre segreterie – conferma Turi – arrivano mille perplessità. E inoltre non è il preside che deve intervenire ma il Prefetto. Quello della scuola è l’unico settore per il quale sono state previste anche sanzioni economiche. Sarà davvero il il caos. Per questo rilanciamo la nostra proposta di moratoria in modo da permettere alle scuole di organizzarsi e al Parlamento di convertire in legge il decreto”.
Pubblichiamo, in allegato la delibera di Uil Scuola con la posizione punto per punto del Sindacato. Nella delibera si legge ” Il personale della scuola che è vittima di una discriminazione inaccettabile unica nel panorama lavorativo nazionale e che prevede a carico del personale sfornito del green pass, ovvero senza tampone negativo, anchr con l’irrogazione delle sanzioni amministrative, la sospensione del servizio, la sostituzione con il personale supplente e l’interruzione dello stipendio, della carriera e del trattamento previdenziale” .