Uil Scuola Cremona: Non si possono lasciare le famiglie da sole
Il Tar della Lombardia ha sospeso l’ordinanza della Regione che disponeva il rientro in classe per gli studenti delle Scuole Superiori il 25 gennaio e al 50 per cento. Anzi a dirla tutta, il Governo aveva disposto il ritorno a scuola in data 11 gennaio, subito dopo le vacanze di Natale.
“Noi come Uil Scuola abbiamo in verità denunciato il problema già tempo fa -sottolinea il segretario territoriale Uil Scuola Cremona Oreste Pegno -. Le scuole sono obbligate alla Dad perché non si è mai risolto il problema dei trasporti. Come abbiamo sempre detto il problema non sono i protocolli di sicurezza, siglati già in estate dalle organizzazioni sindacali e che , per altro, non sono mai stati avviati. Il nodo cruciale per la sicurezza a scuola resta fondamentalmente quello dei trasporti e degli eventuali assembramenti prima e dopo le lezioni”.
La sentenza del Tar
“… l’irragionevolezza della misura disposta, che, a fronte di un rischio solo ipotetico di formazione di assembramenti, anziché intervenire su siffatto ipotizzato fenomeno, vieta radicalmente la didattica in presenza per le scuole di secondo grado, didattica che l’ordinanza neppure indica come causa in sé di un possibile contagio” e che “in sostanza, il pericolo che l’ordinanza vuole fronteggiare non è legato alla didattica in presenza in sé e per sé considerata, ma al rischio di assembramenti correlati agli spostamenti degli studenti”.
Davanti ad una emergenza sanitaria servono decisioni condivise su ciò che a parole tutti riconoscono come bene comune e indispensabile per lo sviluppo del paese.
“E’ da febbraio 2020 che insistiamo sul protocollo di sicurezza – conclude Pegno – e siamo ancora lontani dalle certezze. Non è pensabile di lasciare ancora le famiglie da sole e nel caos”.