Il v – day, come è stato definito il giorno dell’inizio cella vaccinazione contro il Covid 19, è partito da qualche giorno in Europa e, dal 27 dicembre, anche in Italia.
I primi a vaccinarsi saranno gli operatori socio sanitari, gli ospiti delle residenze per anziani e gli ultraottantenni, che riceveranno il vaccino nei primi tre mesi dell’anno, da gennaio a marzo, poi toccherà ai pazienti con patologie croniche a rischio e immunodeficienza e al personale scolastico e ATA sopra i 60 anni, nei mesi di aprile maggio e giugno. In estate, tra luglio e settembre, la campagna vaccinale prevede il completamento di tutto il personale scolastico e di coloro che soffrono di patologie croniche a medio rischio. A cui si aggiungerà il personale delle forze dell’ordine. Entro fine anno, la copertura vaccinale prevede di coinvolgere tutto il resto della popolazione senza vincoli di età né di salute.
Un anno, si spera, per poter tornare alla nostra vita di sempre. Le priorità vanno ovviamente alle categorie che in prima linea stanno combattendo contro questo nemico subdolo: a cominciare dagli operatori sanitari e sociosanitari, che hanno un elevato rischio non solo di prendere l’infezione da Covid 19 ma anche di trasmetterla ai pazienti più fragili. Stesso discorso vale per il personale che lavora nelle RSA e per i loro ospiti, spesso investiti già da molteplici patologie. Ovviamente tutta la popolazione di età avanzata dovrà essere vaccinata poiché, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione rappresenta una vera priorità per la vaccinazione.
Il vaccino approvato dall’ EMA, così come segnala il Ministero della Salute, Comirnaty (Pfizer/Bionthec), non è consigliato si bambini di età inferiore ai 16 anni.
L’Agenzia europea per il farmaco, così come le altre agenzie internazionali, attendono ulteriori studi per poter autorizzare la vaccinazione sulla popolazione pediatrica.
Piano Vaccino: i punti principali
- vaccinazione gratuita e garantita a tutti
- oltre 202 milioni di dosi disponibili in base agli accordi stipulati, e dopo autorizzazione dell’EMA e dell’AIFA.
- 27 dicembre 2020, inizio vaccinazione in Italia ed Europa (Vaccine Day)
- identificazione delle categorie da vaccinare con priorità nella fase iniziale a limitata disponibilità dei vaccini: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani
- logistica, approvvigionamento, stoccaggio e trasporto, di competenza del Commissario straordinario
- governance del piano di vaccinazione, assicurata dal coordinamento costante tra il ministero della Salute, la struttura del Commissario straordinario e le Regioni e Province Autonome
- sistema informativo per gestire in modo efficace, integrato, sicuro e trasparente la campagna di vaccinazione
- farmacosorveglianza e sorveglianza immunologica per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso di tutta la campagna di vaccinazione e la risposta immunitaria al vaccino.