Procedure concorsuali infanzia/primaria e I/II grado: presentate le bozze dei decreti ministeriali per la fase transitoria (fino al 31/12/2024) e a regime. Per la UIL: accelerare con le immissioni in ruolo. Calmierare i prezzi dei prossimi corsi abilitanti e consentire l’accesso, senza numero chiuso e senza selezione in ingresso, anche ai docenti in possesso di tre anni di servizio.
Le bozze di testo presentate dall’Amministrazione stabiliscono i requisiti per la partecipazione ai prossimi concorsi, in fase transitoria e a regime, così come previsti dal decreto 36/2022 e successive modificazioni con particolare riferimento agli interventi in materia di reclutamento presenti nel decreto legge PA Bis.
Per cui, nei contenuti, non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto il sindacato non ha già presentato nella scheda al decreto PA bis
Una prima procedura, che dovrebbe essere bandita a breve, al fine di raggiungere il numero dei docenti da assumere annunciati dal Ministro Valditara (per l’a.s. 2023/24 e per il futuro restano ovviamente ferme le assunzioni ordinarie da GAE e concorsi già esistenti).
Successivamente, presumibilmente nei primi mesi del 2024, a seguito dell’avvio dei nuovi
percorsi abilitanti, sarà bandita una seconda procedura per consentire la partecipazione ai concorsi anche a coloro i quali hanno il requisito dei 30 CFU a seguito della partecipazione ai nuovi percorsi abilitanti.
Le criticità evidenziate da UIL Scuola e le nuove richieste:
ITP: ad oggi c’è poca chiarezza sul requisito della laurea di I livello che gli insegnanti tecno pratici dovranno possedere per la partecipazione ai concorsi successivi al 31/12/2024. A tal fine è necessario che si intervenga nel merito per fornire – in tempo – indicazioni più chiare e precise a chi dovrà partecipare ai prossimi concorsi.
Prove semplificate nella prima fase concorsuale: il ritorno dei test “a crocette” ci lascia un po’ perplessi. Ci auguriamo infatti che non si ripeta l’esperienza del recente concorso che ha visto gli aspiranti docenti affrontare, appunto, il ‘test a crocette’ con quesiti spesso non attinenti alla disciplina insegnata e perlopiù con risposte errate, incomplete, duplicate ecc… Nell’iter di conversione in legge del decreto PAS Bis chiederemo al governo di riflettere sull’efficacia di questo metodo di reclutamento, se sia giusto applicarlo, oppure se lo si debba riservare alle discipline tecnico/scientifiche e non umanistiche dove il ragionamento risulta invece indispensabile.
Utilizzo delle graduatorie dei precedenti concorsi ordinari per garantire le assunzioni anche degli idonei: abbiamo ribadito una maggiore tutela della loro posizione rispetto ai futuri vincitori dei Concorsi le cui procedure dovranno necessariamente tenere conto delle regioni e delle classi di concorso in cui gli idonei sono maggiormente presenti. Per loro dovrà comunque essere garantita l’immissione in ruolo. Ciò è coerente con la posizione che la UIL Scuola ha da sempre espresso su tutta la materia del reclutamento per cui riteniamo che vadano utilizzate con priorità le graduatorie esistenti perché i docenti ci sono.
Accelerare con le assunzioni in ruolo e coprire tutti i posti vacanti deve essere l’obiettivo primario.
Vigileremo affinché l’accavallarsi di diverse procedure, il cui accesso è consentito con diversi requisiti, non crei concorsi doppioni vanificando l’obiettivo.
Per garantire una maggior copertura di tutti i posti disponibili resta, per la UIL Scuola, necessario:
Per il sostegno: eliminare il numero chiuso di accesso ai percorsi di specializzazione. Solo così si potrà fornire una prima risposta concreta ad un’esigenza sempre più evidente e limitare, il più possibile, che l’alunno con disabilità sia assegnato ad un docente senza titolo o che lo stesso docente si rechi all’estero per conseguirlo cadendo nella morsa della speculazione.
Agire sull’organico: la trasformazione dei posti al 30/6 a posti al 31/8 permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni (Il costo per la stabilizzazione dei 250.000 precari – secondo una nostra recente indagine – ammonterebbe a poco più di 180.000.000 di euro all’anno; 715,20 euro per ogni precario).
Scorrimento GPS posti comuni e di sostegno: Rendere strutturale il reclutamento dei docenti abilitati o specializzati sul sostegno già presenti nelle GPS di I fascia e, in subordine, della seconda fascia
Nello stesso tempo l’attenzione deve essere rivolta anche ai prossimi percorsi abilitanti previsti e regolamentati nel DPCM di prossima emanazione.
Su questo punto – oltre a rivendicare che questo percorso sia consentito anche a tutti i docenti con almeno 3 anni di servizio – attendiamo conferme in merito alla nostra richiesta di semplificazione dei percorsi per docenti cosiddetti ingabbiati (ovvero le migliaia di docenti di ruolo già abilitati ma con il titolo specifico per altro grado di scuola che fino ad oggi non hanno potuto conseguire l’abilitazione). Ci riserviamo una valutazione più precisa e puntuale non appena il Decreto verrà pubblicato.