Lo scorso 11 novembre è stato siglato l’accordo per il rinnovo del CCNL 2018/2021 per il personale scolastico. Che percepirà gli aumenti e l’adeguamento stipendiale già con la mensilità del mese di dicembre.
Discorso diverso invece per chi non è più in servizio. Che potrà invece vedere riconosciuti i benefici economici solo attraverso l’aggiornamento del rispettivo inquadramento economico.
Un compito questo che spetta alla scuola, solo dopo che lo stesso sarà vistato dagli Organi di Controllo (Ragioneria provinciale dello Stato),
A quel punto potrà essere inviato all’INPS per la liquidazione delle spettanze (adeguamento della pensione e del trattamento TFR/TFS).
Discorso del tutto analogo vale per tutto il personale collocato in quiescenza negli anni 2016/2017/2018 ai quali spettano gli arretrati del CCNL 2016/2018 e la liquidazione solo relativa all’anno di servizio, effettivamente svolto.
Per semplificare le richieste, da inoltrare rigorosamente tramite raccomandata o PEC, pubblichiamo i modelli allegati che si riferiscono ai due trienni contrattuali 2016/2018 e 2019/2021, per cui vanno compilati a seconda del periodo di pensionamento.
Purtroppo però arrivano dai territori notizie allarmanti in seguito alla presentazione della richiesta di nuovo inquadramento, alla luce dei contratti del comparto scuola del triennio 2016-2018 e 2019-2021, da parte di coloro che sono andati in pensione negli anni 2016, 2017, 2019, 2020, 2021 e 2022, perché le scuole, destinatarie dell’istanza, non riescono ad operare sul SIDI perché cessati dal servizio.
Per risolvere il problema è sufficiente che l’Ambito territoriale autorizzi le scuole ad operare.
Infatti, per coloro che si trovano in attività di servizio è semplice procedere al nuovo inquadramento e all’erogazione degli arretrati, mentre per coloro che sono cessati dal servizio il problema esiste e, per risolverlo, ci vuole un intervento esterno.
Non è stato inserito l’anno 2018 perché coloro che sono andati in pensione in quell’anno si sono visti applicare il contratto 2016-2018, sottoscritto nell’aprile 2018.
E’ chiaro che, al più presto, Uil Scuola Lombardia farà richiesta di chiarimenti con gli uffici regionali preposti.