Spagna e Italia unite contro la violenza tra i giovani

‘Cut All Ties’ è questo il nome del progetto, ideato da due organizzazioni non governative la spagnola Abd e l’italiana Acra, per prevenire e ridurre la violenza di genere tra gli adolescenti tra i 14 e i 17 anni, nelle relazioni affettive e sessuali.  

Il progetto, che ha coinvolto otto scuole superiori tra Barcellona, Madrid e Milano, ha realizzato un percorso di formazione ad hoc contro la violenza di genere nell’età adolescenziale.

Tanti i laboratori formativi in presenza, con 169 studenti e studentesse e 56 docenti, promosse anche catene di azioni a impatto sociale con una app, appositamente realizzata dall’organizzazione Citibeats, che utilizza la metodologia ‘The Social Coin’. Si tratta di una strategia di ‘gamification’, che impiega cioè il gioco e il meccanismo della ‘sfida’ per produrre cambiamenti sociali nelle credenze e nei comportamenti delle giovani generazioni.

La regista Marsala Project ha realizzato il cortometraggio Change The Rules ,che sarà visibile gratuitamente online sulla pagina youtube di ABD e sulla piattaforma OpenDDB  in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.

” Quando ero piccola- confessa una ragazza nel corto – mi dicevano sempre che non potevo giocare a calcio perchè ero femmina”.


In Italia, secondo i dati di ‘GAP 2020-Giovani alla Prova-Ricerca su atteggiamenti e comportamenti degli adolescenti italiani’ del Cnr-Irpps le ragazze, in ambito scolastico, sono vittime privilegiate di varie forme di discriminazione e violenza.

Secondo i dati sono esclusi dal gruppo:

 il 40% delle studentesse contro il 20% degli studenti;

il 31% delle ragazze subisce insulti per l’aspetto fisico (i ragazzi sono il 17%);

almeno una studentessa su 10 viene offesa in quanto donna.

” Dalla ricerca emerge anche che 4 adolescenti su 10 ritengono che debba essere l’uomo a mantenere la famiglia  e che, cosa ancora più drammatica, per  uno studente su 4, sempre l’uomo debba comandare in casa”.