La Naspi, Nuova assicurazione sociale per l’impiego, è l’indennità mensile di disoccupazione.
Spetta ai lavoratori subordinati, che perdono involontariamente il proprio posto di lavoro a patto che siano in possesso dei requisiti richiesti per il diritto. Non basta quindi aver perso il lavoro involontariamente ma è anche necessario possedere un certo numero di contributi versati nei precedenti quattro anni per aver diritto all’indennità di disoccupazione.
Per quel che riguarda i dipendenti del settore pubblico la Naspi spetta se sono assunti in ruolo o con contratto a tempo indeterminato. Questo significa che i precari della scuola, avendo un contratto a termine alla scadenza dello stesso possono richiedere indennità di disoccupazione
Ai sensi della normativa vigente, l’indennità di disoccupazione si può richiedere a partire dalla scadenza naturale del proprio contratto scolastico, che in genere decorre a partire dall’8 giugno o in alcuni casi dal 30 dello stesso mese oppure il 31 agosto. Si matura il diritto al pagamento della Naspi dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Quali sono i requisiti per la Naspi?
Per aver diritto alla Naspi basta rispettare i seguenti requisiti:
- la perdita del lavoro deve essere involontaria ovvero frutto di licenziamento, scadenza contratto a termine, dimissioni per giusta causa. In caso di dimissioni volontarie infatti la Naspi spetta soltanto alla neo mamma che si dimette entro l’anno di vita del figlio o nel caso di dimissioni per giusta causa;
- Aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 48 mesi precedenti l’evento disoccupazione.
Quando spetta quindi la Naspi ai precari della scuola? È necessario aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti. Questo significa che anche una supplenza breve potrebbe dare diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione che tranne in considerazione anche eventuali contratti sottoscritti negli anni precedenti.
Una novità di quest’anno poi riguarda il meccanismo di decalage, ovvero la riduzione del 3% al mese che opera sulla naspi. Fino allo scorso anno il taglio iniziava dopo tre mesi di fruizione quindi dal 91 esimo giorno di disoccupazione. Quest’anno invece il meccanismo che porta Naspi a ridursi mese dopo mese scatta solamente dal sesto mese di fruizione. Questo significa che per 5 mesi il lavoratore disoccupato potrà godere della naspi intera. Un’altra novità riguarda gli over 55: per questi lavoratori disoccupati il meccanismo di riduzione scatta solamente a partire dall’ottavo mese.
Come si presenta la domanda e quando ?
La domanda di Naspi può essere presentata esclusivamente in modalità telematica e quindi il lavoratore può procedere o presentandola in autonomia sul sito dell’Inps se è impossesso delle credenziali di accesso, o in alternativa rivolgendosi ad un CAF o un professionista abilitato. Ricordiamo che è perentorio presentare la domanda di Naspi entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, pena la perdita del diritto all’indennità.
Per chi presenta la domanda di disoccupazione entro 8 giorni dalla scadenza del contratto di lavoro la decorrenza del trattamento partirà proprio dall’ottavo giorno. Per chi, invece, presenta la domanda decorsi gli 8 giorni la decorrenza del trattamento si avrà soltanto dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda. Ci sono casi particolari, che però non interessano il mondo della scuola, in cui la decorrenza della Naspi può avvenire dopo 38 o 68 giorni.
Quanto dura la Naspi?
La durata della Naspi varia da lavoratore al lavoratore. La durata infatti dipende dai contributi versati nei 4 anni che precedono la cessazione del rapporto di lavoro ed è pari alla metà delle settimane di contributi presenti in questo arco temporale. Se un lavoratore nei 4 anni precedenti ha sempre lavorato spetteranno 24 mesi di Naspi, se, invece, negli ultimi quattro anni sono stati versati ad esempio solo 20 mesi di contributi la naspi verrà erogata soltanto per 10 mesi.
Come si stabilisce l’importo della Naspi?
Così come avviene per la durata, anche l’importo della misura viene definito dagli ultimi quattro anni di lavoro. Importo della Naspi è pari al 75% delle retribuzioni medie mensili degli ultimi quattro anni se inferiori a 1310 euro. Se le retribuzioni medie superano questo importo si deve procedere nel calcolo in questo modo:
Il 75% di 1310 euro a cui aggiungere il 25% della differenza tra questo importo è la retribuzione media. In ogni caso importo erogato non potrà essere superiore a €1360.