ll tempo impegnato tra preparazione delle lezioni, correzione dei compiti e burocrazia è il doppio delle 18 ore di cattedra previste. La stima: “Anomalia europea, ma è il tempo di introdurre rilevazioni più precise”.
Riportiamo di seguito l’articolo di Salvo Intravaia de la Repubblica che spiega come un autorevole istituto come l’Osservatorio dei conti pubblici italiani, guidato dall’economista Caro Cottarelli, abbia constatato che per un docente i conti delle ore effettivamente lavorate, comprese le 18 di cattedra previste dal contratto di lavoro, sono in pratica più del doppio.
La pubblicazione di un paio di settimane fa, scandaglia le diverse le ore lavorate a casa dai professori che nessuno quantifica.
Come scrive Intravaia :
“I docenti italiani – esordisce lo studio – lavorano in media 36 ore settimanali, il 50 per cento in più rispetto alle ore di insegnamento diretto previste da contratto. Il risultato emerge da un sondaggio in cui hanno risposto 166 insegnanti di liceo, istituto tecnico e professionale. Sarebbe però utile – continua il lavoro – avere maggiori informazioni ufficiali su questo tema, anche alla luce dell’opportunità di fissare un orario di lavoro complessivo ben definito per i docenti”
Nei mesi scorsi, governo e sindacati hanno iniziato l’iter per avviare la nuova fase di contrattazione che, alla luce delle novità scaturite dai due anni di pandemia da Covid-19, potrebbe essere più complessa delle precedenti. Infatti, oltre agli aspetti puramente economici, si parla di risorse sufficienti per assicurare poco più di 80 euro lordi di aumento mensili, le parti potrebbero mettere le mani sulla parte giuridica: diritti e doveri, mansioni obbligatorie e da retribuire a parte. Tra gli obblighi rientrano le lezioni in classe, la correzione dei compiti, la partecipazione agli organi collegiali e i rapporti con le famiglie.
Restano tuttavia una serie di altre attività vitali per la scuola (compilazione del registro elettronico, la stesura di rapporti sull’attività di insegnamento, coordinamenti di classe, di dipartimenti e di commissioni, oltre alle riunioni delle stesse commissioni, organizzazione di tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche organizzate annualmente dalle scuole, orientamento, referente Covid, mobility manager scolastico, responsabili del Pcto, referenti dell’Educazione civica e tutte le figure di cui la scuola necessita per portare avanti l’anno scolastico) che non vengono quantificate esattamente, ma spesso solo forfettariamente e retribuite con compensi di poche decine di euro al mese. Lo studio di Cottarelli & Co si riferisce proprio a queste attività.
Scrive ancora Intravaia: “Il peso delle ore extra-insegnamento nella vita degli insegnanti è elevato indipendentemente dal tipo di scuola. Si va dalle 16 per i prof degli istituti tecnici alle 19,5 dei colleghi che lavorano nei licei. In media altre 18 ore settimanali aggiuntive”.
“Il nostro sondaggio – ammettono gli esperti dell’università del Sacro Cuore di Milano – potrebbe sovrastimare le ore extra insegnamento, in quanto compilato dai diretti interessati. È però strano – osservano – che non esistano rilevazioni ufficiali in merito”.