Occhi puntati sul nuovo concorso straordinario per i Precari e sul relativo percorso per l’abilitazione, dopo anni di lavoro come supplenti.
La prova dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre ma, per adesso, ancora non c’è una data certa. Eppure dicembre è davvero vicino. E i docenti precari attendono l’avvio di tale procedura che potrebbe senza dubbio dare una spinta verso l’immissione in ruolo.
C’è da dire che la nuova procedura prevista dal decreto Sostegni bis per il momento non ha visto nuovi sviluppi. Il MEF questa estate ha autorizzato per l’anno scolastico 2021/22 112.474 posti per le immissioni in ruolo.
Il Decreto Sostegni bis ha previsto che sui posti residui, accantonati quelli dei concorsi ordinari ancora non svolti, sarà attivato un nuovo concorso straordinario “per un numero di posti pari a quelli vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2021/2022 che residuano dalle immissioni in ruolo“.
Stando a quanto riporta il decreto, il calcolo potrebbe portare a circa 15.000 posti da coprire con la nuova procedura riservata ai precari.
Si tratta dunque di un concorso riservato ai docenti non ricompresi dalle immissioni in ruolo, che abbiano svolto un servizio di almeno “tre annualità anche non consecutive negli ultimi cinque anni scolastici nella scuola statale“. Di questi tre anni, uno deve essere specifico.
L’abilitazione all’insegnamento andrebbe così a colmare quel gap che da 8 anni vede migliaia di docenti precari impossibilitati ad abilitarsi proprio perché mancano percorsi ad hoc.
Ma il capitolo del precariato è tutt’altro che chiuso:
“Lo ripetiamo da tempo – ha sottolineato pochi giorni fa il Segretario generale Uil Scuola, Pino Turi a proposito del prossimo concorso STEM – la scuola non ha alcun bisogno di concorsi di abilità. Per questo continueremo a rivendicare una soluzione transitoria che accompagni la situazione a regime, tutta ancora da definire: la soluzione al problema del precariato resta un nuovo sistema di reclutamento a regime che preveda formazione ed attività di tutoraggio e che preveda, in una fase transitoria la stabilizzazione, con concorsi per titoli e servizio, per tutti coloro che vantano un’esperienza lavorativa di almeno trentasei mesi con assunzioni a tempo indeterminato”.