Scuola, sul Contratto nazionale la Uil chiede di investire sul personale

Per Uil Scuola, stipendi uguali per i diversi ordini di scuola, trattamento uguale sia per il personale a tempo determinato sia indeterminato e aumenti a tre cifre sono alcune delle richieste fondamentali per il rinnovo del contratto.

“Non esiste alcuna motivazione per la quale si applicano ai docenti stipendi diversi in funzione dei diversi ordini di scuola. Bisogna puntare ad uno  spirito nuovo che riequilibri i trattamenti in essere, puntando anche ad unificare i trattamenti economici tra i diversi gradi di scuola”.

Con queste parole il Segretario Generale Uil Scuola Pini Turi parla di Scuola e del Contratto e spiega come :

“E’ necessario che il rinnovo del contratto stabilisca una parità giuridica ed economica tra il personale con contratto a tempo determinato e indeterminato. Le risorse straordinarie del Pnrr devono servire per questo”.

ll rinnovo del contratto deve innanzitutto tradursi nella volontà di mettere a sistema gli investimenti: il primo è quello sul personale. Le risorse del Pnrr non vanno a finanziare la spesa corrente, come le retribuzioni. Oggi, per ottenere un aumento di stipendio, almeno a tre cifre, occorrono risorse sufficienti, che vanno stanziate già a partire da questa manovra di Bilancio.

Uil Scuola rivendica una legge quadro in cui collocare la didattica integrata (DDI), ben diversa dallo smart-working, che poi dovrebbe essere regolamentata per contratto.

“Vanno messi a sistema – osserva Turi guardando alle linee Guida approvate dall’esecutivo nazionale Uil Scuola – gli investimenti per tutto il personale: dirigente, docente, educativo e ATA. La riproposizione di  una normativa che non recepisce i mutamenti in atto ha determinato un’autentica strozzatura sia per i requisiti di accesso sia per i percorsi professionali del personale tecnico e amministrativo, che sono diventati totalmente inadeguati a rappresentare le nuove esigenze e le nuove prestazioni richieste al personale”.

La presenza degli studenti rappresenta, poi,  l’altra faccia di quella stessa medaglia che compone il delicato lavoro che si fa in classe. Il ruolo dei docenti, in questi ultimi anni, è stato reso marginale in favore di un sistema burocratico, gerarchico e di tipo impiegatizio.

“Gli insegnanti bravi sono indispensabili in classe. E, – conclude Turi – sono bravi perché sono professionisti, appassionati del loro lavoro. La qualità della didattica non riguarda solo i docenti ma tutti, dagli studenti  ai genitori, dai dirigenti al personale Ata . Figure che, insieme, contribuiscono a rendere la scuola italiana l’istituzione voluta dalla Costituzione” .

Nodo risorse, modello di scuola, funzione docente, comunità educante, ruolo centrale della contrattazione,

salute e sicurezza sono gli aspetti al centro del documento approvato dall’Esecutivo nazionale Uil Scuola.

Le Linee guida sono on line sul sito Uil Scuola