Questa mattina a Brescia, in Piazza della Vittoria, settima tappa nazionale con Uil in Tour, il viaggio in giro per l’Italia dopo la giornata di ieri a Monza e che toccherà 27 piazze del nostro Paese per parlare di lavoro, sicurezza e sviluppo.
Il punto di forza dell’iniziativa, fortemente voluta dal Segretario Generale Uil Pier Paolo Bombardieri, sarà la condivisione della campagna “Zero Morti sul lavoro”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul lavoro e la sicurezza.
“Gli incidenti sul lavoro vanno prevenuti anche attraverso una battaglia culturale nel rispetto della vita”.
A parlare di sicurezza nel mondo della scuola, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco di Brescia Emilio Del Bono, sono intervenuti questa mattina: il Segretario provinciale Uil Scuola Brescia Francesco Guadagno e la collaboratrice Uil Scuola Cremona, Dsga Ic Rivolta D’Adda Paola Basco. Che ha sottolineato come:
“La ripartenza del Paese deve passare dalla ripartenza della scuola. Come Uil Scuola abbiamo già fatto tantissime richieste al Governo ma non sempre veniamo ascoltati. Per quanto riguarda gli infortuni e la sicurezza sul lavoro, bisogna gridare con forza che nella scuola va tutelato il personale scolastico e ATA se si vogliono evitare incidenti”.
Diverse le criticità della scuola che sono state messe in campo poche ore fa, sul truck attrezzato che girerà l’Italia per circa un mese: dal reclutamento dei docenti a quello dei Dsga, “che il Ministero ora vuole assumere solo se laureati”.
“I Dsga ( Direttore dei servizi Generali e Amministrativi) – spiega Paola Basco – sono coloro che si occupano di organizzare tutto il personale ATA, e rappresentano la figura più importante in una scuola subito dopo il Preside, ma solo in Lombardia ne mancano all’incirca trecento”.
Budget economico molto scarso anche se si parla di posti Covid nelle scuole e reclutamento docenti che spesso è stato gestito attraverso i canali social.
“Insomma – conclude la Basco – se la scuola deve ripartire in sicurezza ci sono alcune priorità di cui è necessario tenere conto. A partire dalla nostra proposta di contratto fino alla garanzia di un futuro concreto per i nostri ragazzi, un futuro che deve necessariamente passare per la formazione dei docenti di oggi e dalla sicurezza della scuola”.