Il Tar del Lazio ha annullato il decreto Interministeriale numero 182 del 2020 recante l’adozione del modello nazionale di Pei (Piano educativo individualizzato) e delle correlate linee guida, nonché le modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità.
Il piano prevedeva, sostanzialmente, una riduzione delle risorse di personale specializzato per l’insegnamento agli alunni con disabilità, una riduzione che almeno nelle intenzioni doveva essere compensata con una formazione da fare a tutti i docenti della classe.
Insegnanti, docenti e genitori di alunni con disabilità si stanno domandando cosa accadrà adesso, ma, nei fatti, non si potrà tornare al vecchio Pei.
Il Ministero potrà o ricorrere al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensiva della sentenza del Tar, o emanare una nota di chiarimento e mettere in condizioni le scuole di lavorare. Con questa nota di chiarimento si potrebbe semplicemente chiedere di redigere comunque il PEI su base ICF (perché ancora validi) senza riferimento agli elementi censurati dalla sentenza del Tar Lazio.
“Quello dell’inclusione – sottolinea Uil Scuola– è il fiore all’occhiello del sistema di integrazione scolastico italiano. Venendo meno la circolare e il decreto, facciamo appello al ministro, al Governo e a tutte le forze politiche di rivedere l’intera materia alla luce anche delle evoluzioni normative in atto.
Sulle discriminazioni e sulle disabilità si dovrebbe intervenire diversamente dal passato, anche intercettando gli investimenti del PNRR”.
E’ quanto sostiene con forza il Sindacato della scuola che conclude:
“La decisione del Tribunale amministrativo mette paletti molto chiari e offre un filtro di garanzia a questo modo di procedere per via amministrativa invadendo il campo dei diritti garantiti e costituzionalmente rilevanti”.