Era atteso per questa mattina l’incontro tra Ministero e Sindacati per dirimere la questione Green pass e scuola, a poco più di una settimana dal rientro in classe, che dovrebbe essere garantito in sicurezza e in presenza.
Il Sindacato di Pino Turi ha fatto presente che si è venuto a creare un caso, con supplenti che dovranno prendere il posto dei docenti e lavoratori sospesi dal servizio e dallo stipendio a loro volta valutati sul possesso del green pass, come se la scuola fosse un ristorante c’è chi entra e c’è chi esce.
La proposta di Uil Scuola
Uil Scuola, da sempre legata al pensiero illuminista, segue una rotta precisa nel consigliare i suoi iscritti: Fidatevi della scienza – sottolineano dal Sindacato – E seguendo il pensiero di Voltaire dice: «Io combatto la tua idea, ma sono disponibile sino al bene della mia vita perchè tu possa esprimerla liberamente».
La realtà indica il crescere del caos nelle scuole. Senza la collaborazione di tutto il personale – qualunque cosa dicano i dirigenti dell’ANP – è difficile che ci sia l’avvio ordinato del nuovo anno scolastico, anche dal punto di vista formale. Non hanno firmato il protocollo per la gratuità dei tamponi ai lavoratori per poi accorgersi dell’impossibilità della gestione del green pass, rendendosi conto della dura realtà.
Siamo al punto che, la nota con cui il ministero interpreta il protocollo, introduce un onere che neanche il decreto prevede: il tampone per i fragili che non possono vaccinarsi.
E, contemporaneamente, aumentano le richieste e le preoccupazioni di lavoratori che non sono assolutamente no-vax, ma spaesati e senza punti di riferimento.
Il personale scolastico risulta vaccinato (90% del personale scolastico, 60% degli studenti).
Per il Ministro Bianchi la strategia del Governo punta su tre fattori: la riapertura delle scuole con avvio delle lezioni in presenza, l’intensificazione della campagna vaccinale proteggendo i vaccinati da quanti non intendessero sottoporsi al vaccino, e la calendarizzazione degli impegni che riguardano il comparto scuola con le organizzazioni sindacali.
Gli “inadempienti” addirittura sono passibili di essere sanzionati attraverso un sistema che prevede la sospensione dal servizio e dalla retribuzione e la loro sostituzione con i supplenti.
Le risorse destinate alle scuole per affrontare l’emergenza sanitaria possono essere destinate a coprire “… i costi per effettuare i tamponi diagnostici esclusivamente al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizione di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”.
Specificazione, questa, che non risulta inserita nel testo del Protocollo (cfr. pagg.5 e 6 – lett. d) sottoscritto dalla Uil Scuola.
Una previsione non contemplata nemmeno dalla legge che a questo personale concede l’esenzione dal green pass e non chieda alcun tampone.
Per Uil scuola , i dati al momento sono stimati e non se ne conosce l’esatta consistenza, accelerando la campagna vaccinale e sottoponendo ai tamponi diagnostici il personale che non avesse ancora maturato il necessario convincimento nei riguardi del vaccino.
Si tratta di affermare il principio per cui la sicurezza dei luoghi di lavoro non può gravare sui singoli lavoratori, ma va messo a carico economico del datore di lavoro. ,
Contestualmente, andrebbe insediato sia il Tavolo tecnico nazionale che le commissioni a livello di singola scuola in modo da garantire il coordinamento delle iniziative assicurando, inoltre, la piena realizzazione dei contenuti delle intese politiche raggiunte e codificate nel Protocollo sulla sicurezza (Addendum).
Nello specifico, vanno anche re-istituiti gli organici aggiuntivi (anti Covid) relativi al personale docente e ATA decongestionando le classi numerose, osservati i sistemi del distanziamento e introdotte le tutele a favore del personale fragile esonerato dal servizio, superando il comporto delle assenze.