La legge di Bilancio prevede che le scuole con meno di 500 alunni saranno rese autonome ma senza dirigenti e senza personale. Per il Segretario Generale Uil Scuola Pino Turi però scuole autonome significano presidenza, segreteria, personale ATA e insegnanti stabili. Potrebbe essere dunque una inversione di tendenza se “non si farà come sempre “.
“La scuola apri e chiudi – sottolinea Turi – non può funzionare senza personale .La macchina organizzativa del sistema nazionale di istruzione è un meccanismo complesso, con ricadute ampie sul lavoro delle persone”.
Per la responsabile del Dipartimento Dirigenti Uil Scuola Rosa Cirillo :
“ Secondo questa norma, le nuove presidenze non rappresentano posti stabili, ovvero definiscono scuole vere ma con posti finti. In contrasto con la posizione rigida assunta dal Ministero dell’ Istruzione, il sindacato si è fatto sostenitore delle nomine di dirigenti anche nelle scuole sottodimensionate, che comprendono sia quelle storiche sia quelle determinatesi quest’anno”.
Il Segretario generale Uil Scuola parla di situazione paradossale:
“ Ci sono dirigenti e insegnanti fuori sede che da anni non riescono a rientrare nei propri luoghi di residenza. Siamo ancora in presenza di una visione di scuola che ricalca le scelte sbagliate degli ultimi anni, – conclude Turi – quelle del contenimento della spesa, che poi si riflette sul personale, sugli alunni e sulle famiglie che ne pagano le conseguenze.Incomincia a venire meno la fiducia e la pazienza del personale della scuola, anche in presenza di una norma espansiva e questo non possiamo accettarlo. Non solo per gli effetti deleteri sul personale, ma anche per il livello di funzionalità delle singole istituzioni scolastiche, messe a dura prova da una burocrazia immobile e da una politica che fa ancora propaganda ma che purtroppo non decide”.