In arrivo ai Comuni 700 milioni da impiegare per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la conversione o la costruzione di edifici per asili nido o scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. Priorità sarà data alle strutture localizzate nelle aree svantaggiate e nelle periferie urbane, con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali, dando così nuove opportunità ai ragazzi in difficoltà e alle loro famiglie.
La somma, nel quinquennio 2021-2025, sarà così ripartita:
280 milioni per gli asili nido, 175 per le scuole dell’infanzia, 105 saranno destinati ai centri polifunzionali per servizi alla famiglia e 140 per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati. Il 60% delle risorse di ciascuno di questi capitoli sarà destinato alle aree periferiche e svantaggiate, per recuperare i divari esistenti.
Le candidature potranno essere presentate esclusivamente online, entro il 21 maggio 2021, sul sito del Ministero dell’Istruzione, nella pagina dedicata all’edilizia scolastica.
“Con questo provvedimento si liberano risorse per iniziare a colmare una delle carenze strutturali più significative del nostro Paese – afferma il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. Potenziare asili nido e servizi per l’infanzia significa non solo dare più opportunità educative alle bambine e ai bambini, riducendo le disuguaglianze sociali e territoriali, ma anche favorire concretamente l’occupazione femminile. È un investimento strategico che costituisce una componente rilevante anche nel nostro Recovery Plan”.